Il Centro Dantesco di Ravenna compie 50 anni

Alcune anticipazioni sul programma

Sabato 29 agosto, alle ore 21.00 nella Basilica di san Francesco, verranno celebrati i 50 anni di vita del Centro Dantesco e verrà commemorato il suo fondatore padre Severino Ragazzini. Nella serata sarà ospite la Cappella Musicale di Assisi che eseguirà dei canti francescani, in omaggio alla spiritualità e sensibilità di padre Ragazzini.
Si terrà poi la proiezione di un DVD sulla vita e le opere di padre Ragazzini. a cui seguirà la lettura di alcuni brani della Divina Commedia. Conduce Angela Giantosca giornalista Rai, inviata da “La vita in diretta”.

Il centro dantesco anticipa anche gli eventi del 12 e 13 settembre, giornate delle celebrazioni annuali del Transito di Dante con il rito dell’offerta dell’olio alla Tomba.

Questo il programma

sabato 12 settembre

ore 19.30
Sala Severino Ragazzini – Largo Firenze

DANTIS POETAE TRANSITUS
Cerimonia solenne in memoria della morte di Dante Alighieri.
Relazione del Prof. STEFANO CARRAI – Università di Siena: “Dante e il viaggio dell’Orfeo Cristiano”.
Brani musicali eseguiti dalla Cappella Musicale san Francesco
Direttore: Giuliano Amadei

13 settembre 2015

_ ore 11.00
Basilica di san Francesco
Santa Messa trasmessa dalla RAI 1° – Presiede sua Ecc.za Mons. LORENZO GHIZZONI Arcivescovo di Ravenna – Cervia
Animazione liturgica a cura della Cappella Musicale san Francesco
Direttore: Giuliano Amadei

_ ore 12.00
Tomba di Dante
Cerimonia di offerta dell’olio da parte del Comune di Firenze

Articolo pubblicato su www.ravennanotizie.it

Torna a Ravenna il PleasureLand – 19 settembre 2015

Torna a Ravenna il festival di musica elettronica ispirato dal TomorrowLand, mega evento che si svolge da anni in Belgio.
L’appuntamento è per il 19 settembre, sempre al Pala De André e gli organizzatori assicurano che sarà un evento come “mai organizzato prima in Italia”; il loro scopo è quello di far capire che la musica è divertimento sano, quindi dicono no allo “sballo”. Oltre ad un grande palco, verrà allestito un villaggio in tema egizio con ristoranti, idromassaggi, auto da corsa.

Aperitivi e Poesia in via Matteotti al “Trebbo dei poeti”

Si inizia dal 21 agosto

Dal 21 agosto ogni venerdì e sabato dalle ore 19.00, in via Matteotti, al “TREBBO DEI POETI”, si terrà “Aperitivi & Poesia”.

L’aperitivo è realizzato in collaborazione con Cabiria Wine Bar e L’acciughino, con il taglierino preparato dagli chef Marco Guerrini – per il Cabiria – e Matteo Salbaroli – per L’acciughino. Il tutto accompagnato da un calice di vino rosso, bianco o bollicine. In conclusione, un assaggio della tradizione offerto dall’Osteria Passatelli. E’ gradita la prenotazione, i posti sono limitati.

Tel: 0544215206 Mail. info@mariani-ravenna.it 

Articolo pubblicato su www.ravenna24ore.it

Ravenna, viaggio nell’antico porto di Classe riaperto al pubblico dopo oltre dieci anni: “Patrimonio archeologico”

Ravenna, viaggio nell’antico porto di Classe riaperto al pubblico dopo oltre dieci anni: “Patrimonio archeologico”

Emilia Romagna
Oggetto di studio da oltre 20 anni, l’antico porto dell’età imperiale romana rinasce grazie a un investimento di 3,2 milioni di euro e la collaborazione tra Arcus (società del Mibact), Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e l’amministrazione provinciale. Responsabile del piano di rivalorizzazione del sito è un gruppo di professionisti guidati dall’architetto Daniela Baldeschi.Il tempo santifica il passato e l’antico porto commerciale di Classe, a sette chilometri da Ravenna, scrolla la sua coperta di polvere e torna a risplendere con l’apertura della sua prima stazione. Da quelle dune, i Romani dominavano l’Adriatico, controllando le merci portate da egizi, siriani e greci. Oggi, le pietre del sito archeologico, colpite dal sole, diventano un rifugio culturale e turistico capace di rinsaldare il legame tra i cittadini e la storia della vecchia capitale bizantina. La costa del nord-est, una volta al suo apogeo economico e culturale, e culla di lingue, culture e fedi religiose, diventa il torace di un Paese che respira affannosamente mentre tra le sue acque continua incessante l’emergenza dei migranti. «È una giornata storica per Ravenna e per l’Italia intera – ha dichiarato il sindaco ravennate, Fabrizio Matteucci, in occasione dell’inaugurazione -. Recuperiamo oggi una parte preziosa della storia del nostro territorio, dell’Italia, dell’Europa e del mar Mediterraneo. Questa inaugurazione è un primo punto di approdo di un percorso iniziato oltre dieci anni fa con la costituzione della Fondazione RavennAntica. Allora decidemmo di lavorare per la restituzione alla fruizione pubblica e la piena valorizzazione del nostro straordinario patrimonio archeologico”.

E a Classe la città doveva restituire la vita come le fu a sua volta donata. Lo sviluppo e la crescita di Ravenna, infatti, nella prima età imperiale romana fu in gran parte determinata dalla realizzazione del porto commerciale augusteo. La piccola città, alleata di Cesare e Antonio in precedenza, fu scelta da Augusto come sede della flotta pretoria e destinata al controllo dell’Adriatico e del Mediterraneo orientale, grazie alla sua posizione favorevole e allo sbocco a mare di tre fiumi principali, oltre al delta meridionale del Po: il Lamone, il Ronco-Bidente e il Montone. Un’attività aurea fino ad essere insabbiata e inghiottita dai Longobardi e dal Medioevo. Oggetto di studio da oltre 20 anni, l’antico porto rinasce grazie a un investimento di 3,2 milioni di euro e la collaborazione tra Arcus (società del Mibact), Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e l’amministrazione provinciale. Responsabile del piano di rivalorizzazione del sito è un gruppo di professionisti guidati dall’architetto Daniela Baldeschi. Un nuovo impianto di illuminazione, un bookshop e un’aula multimediale sono le facce moderne della restaurazione. «Luoghi come il Porto di Classe sono un patrimonio dell’umanità: bisogna tutelarli ma anche valorizzarli, proprio come è stato fatto qui», ha detto il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, impegnato nel taglio del nastro. Franceschini ha poi insistito sulla necessità di allargare l’offerta culturale italiana, per rafforzare i flussi turistici e farli confluire in città come Ravenna, custodi di preziose testimonianze storico-artistiche, alleggerendo così la pressione sulle mete principali:Venezia, Firenze e Roma.

Ad accogliere i visitatori è la sala ellittica del centro visite, dove una proiezione multimediale composta di tre parti presenta il contesto storico e geografico del sito. Su una colonna al centro della sala è proiettata l’immagine animata di un abitante della Classe antica, un mercante che racconta le vicende della città, dalla fioritura in età bizantina al declino nel VII secolo. Poi, lungo la passerella che affianca gli scavi, sono sistemati i pannelli didascalici e le lastre prospettiche che ricreano il volto originale del porto. Si attraversa un piccolo bacino che suggerisce la presenza del mare, che in passato lambiva le costruzioni ora circondate solo da distese d’erba e campi di girasoli. La passeggiata si snoda sulla strada basolata dalla quale partivano i carri con le merci verso la città e tra i magazzini che un tempo contenevano vino, cereali e altri prodotti provenienti dall’Oriente e dall’Africa. Sullo sfondo, oltre i campi, si indovina la sagoma del campanile di Sant’Apollinare, in attesa dell’apertura della seconda stazione e del museo.

Articolo pubblicato in www.ilfattoquotidiano.it/Emilia Romagna il 16/08/2015