XVII^ MARATONA INTERNAZIONALE RAVENNA CITTA’ D’ARTE – 8 NOVEMBRE 2015

AL MOMENTO SONO 27 LE NAZIONALITÀ PRESENTI ALLA XVII MARATONA DI RAVENNA. QUATTRO ASSOCIAZIONI BENEFICHE ALL’EXPO MARATHON VILLAGE

world-flag-small3

La XVII Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte va di moda all’estero. Sono, infatti, 27 le nazionalità (compresa quella italiana) a poco più di un mese dal via, che saranno rappresentate in città l’8 novembre. Per la prima volta correranno atleti che vengono da Israele, Slovenia, Svizzera, Norvegia, Cina, Hong Kong e Australia. Non mancherà un gruppetto made in Usa. Il maggior numero di corridori arriva dall’Europa, con Paesi che sono ormai una certezza. Tra i fedelissimi  ungheresi, polacchi, tedeschi, danesi, austriaci e francesi. Cresce anche il numero dei partecipanti della Repubblica Ceca, della Slovacchia, della Gran Bretagna, della Spagna e della Svezia. Si contano anche belgi, finlandesi, olandesi, rumeni, russi e ucraini e non vanno dimenticati i nostri vicini di casa di San Marino e gli isolani di Malta. Sicuramente quelli che faranno più chilometri sono gli australiani che hanno deciso di non perdersi la tre giorni organizzata da Ravenna Runners Club. Per la prima volta saranno rappresentati tutti i cinque continenti considerando che si aggiungeranno più avanti gli africani, che come ogni anno saranno i favoriti alla vittoria.

Per chi è ancora indeciso o non l’ha già fatto dal 1° ottobre scattano le nuove tariffe per iscriversi alle gare che resteranno in vigore fino al 3 novembre: maratona 42 euro e half marathon 27 euro.

Come ormai da due anni a questa parte la Maratona internazionale di Ravenna Città d’Arte tende una mano a chi ha più bisogno. Un euro della quota d’iscrizione viene devoluto in beneficenza a due associazioni: Mowat Wilson(una rara e grave malattia di origine genetica, attualmente senza cura e ancora poco diagnosticata che colpisce i bambini, che hanno difficoltà a deambulare e ad utilizzare le mani) e Famiglie Sma (atrofia muscolare spinale). Le due associazioni saranno presenti con materiale esplicativo e informativo all’Expo Marathon Village all’interno del Palazzo dei Congressi in largo Firenze, che sarà aperto venerdì 6 (dalle 14.30 alle 19) e sabato 7 (dalle 9.30 alle 19). All’interno dell’expo hanno voluto esserci anche l’Aic (associazione italiana per la lotta contro le cefalee) e Ravenna Ail (associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma)…

LA VOCE ALLE ASSOCIAZIONI

A Mowat Wilson l’anno scorso sono stati donati 3.000 euro. “L’associazione è nata nel 2009 quando fu diagnosticato il primo caso in Italia, dove in tutto se ne contano 30, ma sono in continua crescita.  La sede è a Reggio Emilia – afferma Silvia Marchesi che fa parte del direttivo -. Questa sindrome non rientra nemmeno nelle malattie rare visti i numeri bassissimi. Il nostro intento è fornire un supporto morale alle famiglie dei bambini affetti, inoltre ci occupiamo della raccolta fondi per autofinanziare le ricerche scientifiche. Il rapporto con la Maratona di Ravenna è nato da una mia idea, ho voluto coniugare i mie due grandi amori: mio figlio e la corsa. In Ravenna Runners Club abbiamo trovato due braccia amorose che ci hanno accolto e grazie a questa realtà ci conoscono in tanti. Per noi esserci è un’opportunità per farci vedere e spiegare chi siamo. Abbiamo pure realizzato delle maglie tecniche per podisti con il nostro logo e l’hashtag “io corro per voi” che saranno disponibili anche a Ravenna”.

Famiglie Sma era già presente nell’ultima edizione con uno stand ma quest’anno riceverà anche un dono dalla XVII Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte. “La nostra associazione raccoglie i genitori con figli affetti da atrofia muscolare spinale – spiega Mariangela Talamo, delegata regionale -. Ci occupiamo di attività di formazione per i genitori, perché i nostri ragazzi hanno ventilatori e aspiratori. Puntiamo ovviamente anche sulla ricerca, 12 nostri ragazzi stanno sperimentando un farmaco americano. A Bologna abbiamo uno sportello smart che ci permette di dare informazioni. Il 4 ottobre saremo nelle piazze italiane con la campagna nazionale, è possibile fare una donazione inviando un sms o chiamando da fisso al 45508. Per noi essere a Ravenna è un modo per farci conoscere il più possibile”.

L’Aic è una novità, ma con Ravenna Runners Club è già nata una collaborazione quest’estate. “Sarà l’occasione per sensibilizzare la terza edizione di “Scatta in testa” che si svolgerà il 9 luglio 2016 a Cervia – rivela il presidente dell’associazione Piero Barbanti -. Cosa centra la nostra associazione contro la lotta alle cefalee con lo sport? L’attività sportiva aerobica è uno strumento essenziale per la salute neurologica del soggetto che soffre di cefalea. Questo tipo di attività libera i neurotrofici BDNF che facilitano le connessioni nervose tra i vari neuroni, migliora dunque la trasmissione nervosa. Inoltre lo sport è un eccellente rimedio antistress: la testa scatta indietro e lascia spazio al corpo, il cervello viene alleggerito della sue responsabilità. Abbiamo pensato alla corsa, perché è praticabile da tutti e non richiede nulla se non delle scarpe da ginnastica. E’ un’attività che ti seduce e porta un break benefico. Abbiamo scelto la Maratona di Ravenna perché siamo in una regione di elevata socialità e convivialità. Lo scopo dell’Aic è difendere i diritti di chi soffre di cefalea e sensibilizzare sul tema attraverso iniziative benefiche”.

Prima assoluta anche per Ravenna Ail. “Per noi è un’opportunità per dare visibilità all’associazione – commenta il neo presidente Alfonso Zaccaria, ex primario di ematologia dell’ospedale di Ravenna -. Attualmente portiamo avanti quattro progetti: l’aggiornamento di medici e infermieri, la ricerca clinica finanziando 3 data manager che seguono studi clinici, nazionali e internazionali che valutano nuovi farmaci, l’assistenza domiciliare dei pazienti con malattia avanzata e l’assistenza mattutina ai pazienti ricoverati in ematologia, per piccole necessità personali. Questa attività è supportata anche dall’aiuto di una psicologa. Si prevede di estendere il supporto psicologico anche ai parenti dei pazienti e di assumere un infermiere dedicato alla gestione dei protocolli clinici. I nostri volontari saranno presenti alla maratona e distribuiranno volantini. Se riusciremo anche a raccogliere un po’ di fondi per i nostri progetti sarà molto positivo”.

Articolo pubblicato su www.maratonadiravenna.com